Gli Sterrati

Benvenuto nella corsa che ti farà rivalutare il concetto di “comfort”.

La “Parigi-Roubaix” dei poveri, dove invece dei leggendari pavé, troverai gli sterrati che ti faranno rimpiangere ogni singolo metro di asfalto.

Le pietre dell’Inferno del Nord sono ormai un lontano ricordo. Qui, è polvere, fango e buche a fare da protagonisti, e il pavé? Quello è per i deboli.

29 tratti di strade bianche, dove ogni settore è un teatro di emozioni.
Non ha riflettori, non ha copertine patinate, eppure riesce a rubarti il cuore… e forse anche qualche bullone della bici.

La strada bianca è lenta, polverosa, e sembra fatta apposta per farti pentire di essere passato di lì. Ma poi, appena ti ci metti sopra, cambia tutto. Diventa un’esperienza, una sfida, una poesia in forma di ghiaia e terra. Non c’è niente di “sacro” in queste strade, a meno che non consideri sacro il miracolo di arrivare in fondo senza ribaltarti.

Mettere le ruote su una strada bianca è come accendere un interruttore: lasci l’asfalto e con lui ogni certezza. Entri in un mondo fatto di ghiaia, buche, polvere e suoni che non sapevi nemmeno esistessero. Senti il “crunch” delle ruote sulla ghiaia e capisci subito che qui non si scherza.

Ogni buca è un ricordo, ogni scossone un’emozione. Pedali più piano, ma vivi più forte.