PERCORSO LONG SUPERIORE
“la leggenda del muro”
Distanza: 114 km
Dislivello: 1.750 m
Muri: 16
Settori sterrati: 29
Ah, il primo percorso, il “grande fratello” della granfondo. Con 16 muri da scalare, è il tipo di percorso che ti fa guardare le montagne da un’altra prospettiva: come qualcosa da evitare a tutti i costi. Ma no, tu non ti tiri indietro, vero? La combinazione di salite brutali e 29 tratti di sterrato ti terranno occupato in una danza selvaggia tra ghiaia, polvere e la costante sensazione che la tua bici abbia iniziato a odiarti. Non è una granfondo, è un atto di resistenza mentale e fisica.
Ti sveglierai nel letto del fisioterapista il giorno dopo e dirai: “Però, dai, è stato un weekend bello”. La polvere che respirerai ti farà pensare che il deserto sia una passeggiata al parco. E quei muri? Sono il tuo destino. Buona fortuna.
Analisi tecnica del percorso long superior K114:
il mix perfetto tra avventura e asfalto!
Tipi di strada
Sentiero (37,4 km – 32,8%): La spina dorsale del percorso. Qui ci si sporca, si ondeggia, e si vive il vero spirito del gravel. Prepara la tua bici e la tua pazienza: sarà divertente, ma impegnativo!
Pista ciclabile (4,62 km – 4,1%): Il momento “zen”. Un piccolo intervallo per recuperare fiato, guardare il panorama e ripensare alle scelte di vita che ti hanno portato fin qui.
Strada secondaria (20,5 km – 18,0%): Tratti tranquilli, perfetti per rilassarti e scambiare due parole con i compagni di avventura. Occhio solo ai trattori e alle galline.
Strada (49,7 km – 43,6%): Un bel tratto di stabilità. Qui potrai spingere un po’ sui pedali e guadagnare tempo (o perderlo, a seconda di quanto ti distrai).
Fuori rete/sconosciuto (1,73 km – 1,5%): Tratto misterioso, perfetto per tenere alto il livello di adrenalina. Ti troverai di fronte a una sfida… o a una sorpresa!
Superfici
Non lastricata (32,6 km – 28,6%): Ghiaia, polvere e vibrazioni. La vera anima gravel è tutta qui. Porta con te buoni copertoni e un pizzico di follia.
Sterrato compatto (8,14 km – 7,1%): Sterrato di classe: ti farà sentire quasi a tuo agio… almeno fino al prossimo dosso.
Lastricata (30,8 km – 27,2%): Eleganza e sobrietà. Perfetta per farti respirare e goderti il paesaggio senza troppi scossoni.
Asfalto (40,2 km – 35,3%): Il tuo rifugio sicuro. Approfittane per rifocillarti e recuperare le forze, ma non abbassare troppo la guardia.
Sconosciuta (2,06 km – 1,8%): Il jolly del percorso! Aspettati l’inaspettato: può essere una sorpresa piacevole o un incubo ciclistico.
Conclusione
Questo percorso è un viaggio in prima classe nella varietà: dal selvaggio sterrato alle tranquille strade asfaltate. È pensato per mettere alla prova ogni aspetto del tuo ciclismo, dalle gambe alla capacità di adattamento. Porta con te il sorriso, una buona dose di energia e preparati a raccontare tante storie al ristoro finale!
PERCORSO MEDIUM LE RIVE
“L’incredibile Viaggio del Meno Intenso“
Distanza: 85 km
Dislivello: 1.150 m
Muri: 8
Settori sterrati: 22
Finalmente una distanza più “umana”. Potresti pensare che sia il “percorso facile”. No, non lo è. Non farti ingannare dalla riduzione del chilometraggio, perché qui entra in gioco la filosofia della qualità, non della quantità. Inizierai con un sorriso, ma finirai il percorso con un’espressione che direbbe “Mai più”, mentre la tua bici ti guarda con gli occhi tristi.
Gli 8 muri sono più che sufficienti per darti un assaggio di quello che potrebbe essere un trekking in stile hardcore, e i 22 tratti di sterrato sono una buona occasione per entrare in connessione con ogni singola buca e pietra che troverai sotto le ruote.
PERCORSO SHORT GLERA
“La via del quasi relax“
Distanza: 55 km
Dislivello: 400 m
Muro: 1
Settori sterrati: 17
Ecco il “corso per principianti”, dove l’unico muro che affronterai è più simbolico che altro. Con 55 km e 400 m di dislivello, il percorso sembra più una passeggiata al parco, ma non ti illudere: 17 tratti di sterrato sono una sfida anche per i più allenati. Certo, non c’è la stessa angoscia del primo percorso, ma la gestione della polvere è una questione di “tanta roba” anche qui. Non è facile, ma almeno non c’è il rischio che tu finisca nella lista dei “ciclisti scomparsi”. Nessuno ti chiamerà “eroe”, ma almeno avrai la “scusa” di essere tornato a casa prima degli altri.
Conclusione finale (da medaglia):
Se ti stai preparando a fare questa granfondo, beh, preparati a un mix di “come sono arrivato fin qui?” e “perché non sono su una spiaggia?”. Scegli il percorso che più ti rispecchia: il primo se vuoi soffrire e fare leggende, il secondo se vuoi farti venire qualche dubbio sulla tua forma fisica, e il terzo se pensi che 55 km siano “un gioco da ragazzi” (spoiler: non lo sono). Buona fortuna, pedalatore!